Nel campo edile, la coibentazione isola termicamente l’interno rispetto all’esterno di un fabbricato, sfruttando la resistenza termica di un materiale.
Vantaggi di avere una macchina assemblatrice di profili a taglio termico per i piccoli e medi serramentisti: ne parliamo con Luca Bassoli
Negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente la richiesta di profili a taglio termico, che ha fornito un’importante spinta produttiva all’interno di questo settore. Per ottenere una maggiore
personalizzazione dei profili, un controllo qualità e un importante abbattimento dei costi, molte aziende hanno deciso di abbracciare un nuovo modello produttivo, prediligendo l’assemblaggio in linea con la produzione del serramento, all’acquisto di profili già completi.
Questo fenomeno non riguarda però solamente i grandi players del mercato come gammisti e grandi fabbricanti: anche i piccoli e medi serramentisti possono infatti ottenere grandi vantaggi dall’utilizzo di un’assemblatrice di profili a taglio termico, diminuendo le spese e migliorando la qualità dei loro prodotti.
Andiamo ad analizzare questo fenomeno e a scoprire quali sono i vantaggi di avere a disposizione una macchina assemblatrice di profili a taglio termico per le grandi e piccole realtà con Luca Bassoli, Area Manager di Comall.
In cosa consiste il tuo lavoro?
Attualmente mi occupo della parte commerciale e logistica di diversi mercati internazionali, come Francia, Spagna, Messico, Nord Africa e di tutto il blocco ex Sovietico. Oltre alla parte di vendita supporto i processi svolgendo attività come la facilitazione degli sdoganamenti e la facilitazione alla vendita, individuando anche il canale ideale per poter accedere ai mercati di specifici paesi.
Cosa sono i profili a taglio termico?
In passato le finestre e le porte venivano realizzate con infissi semplicemente in alluminio. Ciò faceva sì che risultassero sempre fredde con un’importante dispersione di calore. Con il perfezionamento delle tecnologie è stato possibile risolvere i problemi di trasmissione termica; a fine anni ’70 i produttori di profilo hanno iniziato ad assemblare due profili di alluminio con all’interno due barrette di poliammide, dando vita ai primi profili a taglio termico, evitando il passaggio di calore. Oggi i profili di alluminio sono riusciti a raggiungere una trasmittanza termica pari a quella di un profilo in PVC.
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Cos’è una macchina per l’assemblaggio termico?
La macchina per l’assemblaggio termico è uno strumento che permette di realizzare il profilo a taglio termico, unendo le due scocche di alluminio con la barra di poliammide posta centralmente. Questo avviene normalmente tramite 3 processi:
- zigrinatura, che permette di aumentare la tenuta antisfilamento tra la scocca interna e la scocca esterna. Il profilo viene passato all’interno delle Zigrinatrici che incidono denti all’interno della gola dove deve essere poi posizionata la barretta aumentando la tenuta meccanica del processo di assemblaggio;
- infilatura, ovvero l’inserimento della barretta in materiale plastico all’interno delle gole dei profili in alluminio. Nelle macchine Comall questo passaggio non esiste perché è direttamente assorbito dalla fase di zigrinatura grazie alla presenza delle pinze;
- assemblaggio, dove è presente una macchina dotata di rulli che premono esattamente sui martelletti delle gole, piegandoli. In questo modo poliammide e alluminio sono bloccati tra loro originando un unico pezzo: il profilo a taglio termico.
Quali sono oggi le realtà che utilizzano questo tipo di macchine?
Ad oggi possiamo individuare 3 grandi realtà che utilizzano le macchine assemblatrici:
- In primis troviamo quelli che vengono definiti gammisti, ovvero coloro che producono profili per porte e finestre, come Reynaers, Schüco e Sapa. Queste aziende realizzano i profili per poi venderli a serramentisti o alla loro rete di magazzini per la distribuzione.
- Una seconda realtà che si è particolarmente affermata da inizio anni 2000 i grandi fabbricanti di serramenti. Queste aziende non acquistano le barre dai gammisti ma si affidano a un ufficio tecnico interno per il disegno e procedono a una produzione autonoma, assemblando i profili durante il loro processo di produzione del serramento.
- la terza realtà è quella dei depositi di profilo, che svolgono l’azione di commercializzazione dei profili ai serramentisti sul territorio. Assemblando autonomamente i profili possono offrire ai clienti soluzioni maggiormente personalizzate.
Uno dei temi centrali, per i grandi fabbricanti e per i depositi, riguarda infatti il rendersi autonomi nella produzione aumentando la possibilità di personalizzazione. Con una produzione interna queste realtà hanno la possibilità di ridurre lo stock, offrendo ai clienti soluzioni personalizzate soprattutto per quello che riguarda la gamma colori. Oggi, infatti, si è sempre più diffusa una modalità di produzione, per la quale, prima si verniciano le singole scocche e solo successivamente si assemblano. Assemblando in proprio è possibile ottenere ogni tipo di combinazione, rispondendo alle richieste di mercato e con un grande risparmio economico dovuto alla riduzione degli stock.
Chi potrebbe trarre benefici dall’avere una macchina assemblatrice nella propria catena di produzione?
Continuando a scendere nella linea di produzione che va dai gammisti ai depositi, l’ultima realtà che può beneficiare dall’avere una propria macchina assemblatrice sono i piccoli e medi serramentisti. Pur avendo delle necessità produttive minori, queste aziende si trovano infatti a dover affrontare le stesse problematiche riscontrate da grandi fabbricanti e depositi:
- il cliente diretto richiede al serramentista un’ampia offerta di colori e personalizzazioni;
- per rispondere alle esigenze di mercato la piccola azienda deve acquistare molte quantità di profili così da andare a coprire varie combinazioni;
- è necessario investire in uno spazio dove stoccare i profili acquistati.
Per ottimizzare l’investimento è essenziale che queste realtà utilizzino assemblatrici in linea con le loro reali esigenze di produzione, così da ottimizzare i costi. Un’ottima soluzione per piccoli e medi serramentisti è, ad esempio, la TK 350 Comall, formata da una zigrinatrice e un’assemblatrice, che permettono di produrre un massimo di 50 barre l’ora. Come tutti i modelli Comall, anche la TK 350 può essere implementata senza dover essere sostituita, permettendo all’azienda di ottimizzare l’investimento anche in caso di una crescita della produzione.
Un serramentista di piccole e medie dimensioni che decide di acquistare una macchina assemblatrice per la sua catena di produzione può così ottenere tre benefici principali:
- Autonomia produttiva, rispondendo in tempo reale alle esigenze di mercato;
- Gestione della qualità dei profili a taglio termico, assemblandoli e testandoli in loco;
- Abbattimento dei costi di produzione e di stoccaggio.
Quando diventa remunerativo avere una macchina piuttosto che comprare i profili già assemblati?
Se andiamo ad osservare le realtà di cui abbiamo parlato, dai grandi fabbricanti ai piccoli serramentisti, avere una macchina per l’assemblaggio di profili a taglio termico è remunerativo in ogni mercato, portando ad un abbattimento dei due costi principali: acquisto dei profili da un’azienda terza e spese di stoccaggio.
Acquistando una linea per l’assemblaggio di taglio termico, commisurata alle reali esigenze produttive dell’azienda, permette di ammortizzare i costi nel breve tempo. Inoltre, le linee Comall seguono la crescita produttiva aziendale, permettendo a queste realtà di implementare le linee senza dover riacquistarne una nuova, rottamando la precedente. In questo modo anche una piccola azienda che in una prima fase ha acquistato una macchina che produce 50 barre all’ora, in seguito a un’importante commessa potrà implementare la sua macchina portandone la produzione fino a 120 barre l’ora.
Quali altri benefici ci sono nel possedere la macchina invece di comprare i profili?
Avere una macchina assemblatrice per il profilo a taglio termico comporta, oltre a permette un risparmio economico offre altri importanti benefici, come:
- una risposta più rapida alle esigenze del mercato. Con un assemblaggio interno l’azienda può produrre il numero di profili effettivamente richiesti, sia per quantità che per personalizzazione colori. L’azienda avrà così sempre la possibilità di essere un player competitivo all’interno del mercato, rispondendo prontamente all’oscillazione della domanda;
- consapevolezza sulla qualità del profilo assemblato. L’assemblaggio ha delle criticità per la qualità finita del prodotto. Se il martelletto è troppo chiuso può tagliarsi e danneggiare la finestra; se è troppo aperto può impedirne la chiusura o portare a uno slittamento dei profili, con conseguenze passaggio termico caldo/freddo. Con un assemblaggio interno è possibile monitorare ogni fase della produzione, inserendo sul mercato prodotti di qualità.
Quest’ultimo tema è particolarmente importante per Comall. Per questo motivo all’interno della nostra gamma proponiamo tre macchine di collaudo. Questi strumenti si occupano del controllo della qualità del profilo lavorando su un campione di test e individuandone il valore di antisfilamento.
Le tre macchine di collaudo Comall sono:
- TAB 400, macchina pneumatica che si rivolge a quelle realtà di piccole e medie dimensioni che necessitano di un controllo qualità interno;
- TAB 400 M, macchina automatica con cella di carico certificata che può certificare la spinta, ma non la qualità del prodotto. Questa è ideale per una certificazione interna o intra-gruppo;
- TAB 400 M_CN, la macchina gestita da un PLC (computer) con possibilità di essere equipaggiata con una stampante. Questa macchina può effettuare sia test di sfilamento che in trazione e in questo caso i valori ottenuti possono essere certificati come collaudo. Questa macchina diventa essenziale quando si cerca di accedere a quei mercati che per legge richiedono la certificazione di antisfilamento, come il mercato francese, che predilige finestre di qualità superiore ed è quindi molto ligio sulle certificazioni.
Quali sono i punti forti delle macchine Comall?
Le nostre scelte produttive si basano su un’impostazione iniziale molto chiara: abbiamo deciso di non allinearci con i competitors seguendo la linea della quantità di lavoro, ma di staccarci dal resto del mercato focalizzandoci molto di più sulla qualità del prodotto finito. Le nostre macchine si differenziano proprio nella loro struttura, con scelte mirate che vanno a produrre profili a taglio termico maggiormente performanti. Alcune delle caratteristiche che differenziano le nostre linee sono:
- La presenza di due zigrinatrici dotate di fresa solo dall’alto, al contrario delle altre macchine dove ne è presente una dall’alto e una dal basso. Abbiamo deciso di mantenere le teste dall’alto per poter avere l’opportunità di inclinarle con inclinazione di 10°; per poter offrire un maggiore grip al martelletto, andando a compensare la presenza di residui di verniciatura interni al martelletto causati dalla pre-verniciatura. In questo modo è possibile ovviare alla necessità di un maggiore stringimento dei rulli dell’assemblatrice con il conseguente danneggiamento dello stesso martelletto. Questo tipo di zigrinatura non aumenta solo il grip del martelletto ma la qualità finale di tutto il prodotto;
- La scelta di inserire le pinze, di cui siamo precursori. Nelle normali linee, prima avviene la zigrinatura, poi l’infilatura e infine l’assemblaggio. Montando le pinze sulle macchine zigrinatrici abbiamo eliminato la fase di infilatura, ottenendo un importante risparmio di tempo sulla produzione e mantenendone la qualità inalterata;
- una macchina assemblatrice a 13 assi invece dei 6/8 standard, così da ottenere un prodotto di maggiore qualità grazie al controllo perfetto della messa in piano, anche senza l’utilizzo di accessori. Al contrario delle altre macchine, qui le due bancate di rulli si muovono contemporaneamente l’uno verso l’altro tramite movimento idraulico e, quindi, controllate da un computer. In questo modo è possibile individuare la differenza di spessore del martelletto in ogni punto, ottenendo una pressione controllata al variare delle dimensioni. L’utilizzo del “raddrizza barra” è così minimizzato, garantendo una migliore qualità del profilo;
- la capacità della linea di occupare meno spazio possibile. Nonostante tutte le particolarità e le funzionalità aggiuntive anche rispetto ai competitors, le linee Comall sono ideate per occupare il minimo spazio all’interno dell’officina, potendo essere modulate rispondono a qualsiasi esigenza di spazio.
Come per i produttori di profili a taglio termico che devono offrire ai loro clienti finali soluzioni sempre più ampie e personalizzate, anche in Comall cerchiamo di fare dei bisogni dei nostri clienti il punto cardine per lo sviluppo delle nostre linee, modulari, compatte e automatizzate.